15 Febbraio 2023
Di cosa parla la normativa europea sulle Case Green approvata dalla commissione per l’industria, la ricerca e l’energia e che verrà discussa entro fine marzo dal parlamento europeo?
Dal sito corriere.it, del 11/02/2023, apprendiamo alcuni contenuti della normativa. “La nuova versione del testo fissa come obiettivi la classe energetica «E» entro il 2030 e quella «D» entro il 2033, allo scopo di raggiungere le zero emissioni del settore edilizio entro e non oltre il 2050. Sono concesse, però, anche alcune deroghe: potranno essere esonerati dall’obbligo di adesione alla norma gli edifici di pregio artistico, storico, di culto, le seconde case e quelle con una superficie inferiore ai 50 metri quadrati.
Ogni Paese può decidere di esentare anche alcuni immobili di edilizia residenziale sociale, nel caso in cui gli interventi necessari all’adeguamento comportino un aumento dei canoni di locazione. Inoltre, gli Stati membri potranno informare l’Unione europea di eventuali motivi oggettivi e validi per impedire il salto di classe energetica di un immobile (come, ad esempio, il rincaro delle materie prime o l’impossibilità a reperire manodopera qualificata) e fermarsi a un «livello che sarà tecnicamente possibile raggiungere», anche se questo dovesse essere inferiore al target indicato dalla direttiva, ma solo per un massimo del 22% dell’edilizia residenziale (che in Italia consiste in 2,6 milioni di fabbricati) e non oltre il 2037.”
Partendo da queste informazioni proviamo ad ipotizzare quali possibili scenari di mercato immobiliare potrebbero affacciarsi.
L’ipotesi più probabile è l’incidenza del costo dei lavori sul prezzo d’acquisto, ma anche una forte incertezza dovuta all’indeterminatezza degli aiuti statali ed europei che, nella proposta della commissione, dovranno accompagnare la transizione ecologica delle abitazioni.
Dubbi sorgono anche sulle nuove costruzioni per le quali sono già iniziati i lavori perché verranno ridefiniti i criteri delle classi d’efficienza energetica, verranno unificati per tutti i paesi europei. Quindi chi acquista oggi una classe A+ potrebbe trovarsi, fra qualche mese, con una classe d’efficienza più bassa e questo inciderà sulla tenuta dei prezzi delle nuove costruzioni nel lungo periodo.
In ogni caso consigliamo prudenza perché in passato ci siamo trovati con eventi eccezionali che avrebbero dovuto incidere sui prezzi, ad esempio Covid, e così non è stato. Allo stesso modo situazioni che si pensava avrebbero inciso meno sul mercato immobiliare, come la crisi dei mutui subprime del 2008, hanno portato ad una crisi durata 6 anni, una delle più lunghe mai viste dal settore immobiliare.
Per chi deve vendere casa, oggi, gli indicatori dicono che la domanda è ancora sostenuta e l’offerta è molto bassa in rapporto alla domanda perciò si possono ottenere cifre molto interessanti. Ancora nel mercato non c’è percezione di effetti legati a questa proposta normativa.
Per chi deve acquistare ci sono poche opportunità in vendita, oggi, ed è difficile trovare qualcosa che risponda a pieno alle proprie esigenze. L’eventuale introduzione della normativa non dovrebbe produrre grossi sconvolgimenti per gli acquirenti. Sul mercato milanese ci sono spazi sempre più ridotti e prezzi che, sommati ai lavori straordinari imposti per legge, rimarranno allineati ai valori attuali.
In parole più semplici l’eventuale introduzione della normativa sulle Case Green potrebbe incidere sugli incassi dei venditori ma probabilmente comporterà i medesimi costi per gli acquirenti.
Per chi di voi volesse avere una colloquio di orientamento, gratuito, sul tema trattato può contattarci al numero 0236505803.